Iniziava il 27 dicembre 2020 la campagna di vaccinazione in Italia: la prima dose di vaccino contro il Covid somministrata allo Spallanzani.
Il 27 dicembre del 2020 iniziava in Italia la campagna di vaccinazione contro il Covid con la somministrazione della prima dose di vaccino effettuata presso l’ospedale Spallanzani di Roma. La direttrice del laboratorio di virologia dello Spallanzani, Maria Rosaria Capobianchi, l’infermiera Claudia Alivernini e l’operatore sociosanitario Omar Altobelli sono stati i primi italiani vaccinati contro il nuovo coronavirus.
27 dicembre 2020, inizia il Italia la campagna di vaccinazione contro il Covid: somministrata allo Spallanzani la prima dose di Pfizer
Il V-Day, il primo giorno della campagna di vaccinazione, è stato il 27 dicembre 2020. Un giorno complesso, con l’opinione pubblica spaccata quasi a metà: da una parte le persone entusiaste che hanno visto la luce in fondo al tunnel, dall’altra gli scettici, quelli che oggi chiamiamo No-Vax. A distanza di un anno gli equilibri si sono spostati a favore dei Pro-Vax, ma lo zoccolo duro dei no Vax resiste ancora.
Superata la parentesi scenica e mediatica del V-Day, la campagna di vaccinazione in Italia è iniziata di fatto il giorno seguente, il 28 dicembre.
Le prime categorie vaccinate
I primi a ricevere il vaccino sono stati gli operatori sanitari e il personale delle Rsa, ossia le persone più a contatto con il virus e quindi più a rischio. Solo tra gennaio e febbraio la campagna di vaccinazione sarebbe stata aperta agli over 80, agli under 55 del personale scolastico e agli uomini delle forze armate, delle forze di polizia e delle forze dell’ordine.
I primi vaccini approvati e somministrati
Il primo vaccino somministrato è stato Pfizer, l’unico approvato all’inizio della campagna di vaccinazione in Italia. Il 7 gennaio l’Aifa avrebbe approvato il vaccino Moderna mentre il 30 gennaio è arrivato il via libera alla somministrazione di AstraZeneca. Solo ad inizio marzo sarebbe arrivato il via libera al vaccino monodose Johnson and Johnson.
I ritardi e il cambio di rotta con l’avvento del governo Draghi
I primi mesi sono particolarmente complessi. Si accumulano ritardi e la campagna di vaccinazione procede a ritmo lento. La svolta arriva con le dimissioni del governo Conte e con la nascita del governo Draghi. Il nuovo premier si mette subito al lavoro. Affida la struttura commissariale al Generale Figliuolo e procede con un cambio ai vertici della Protezione Civile. Abbandona le primule di Arcuri e decide che i vaccini debbano essere somministrati in ogni spazio idoneo.
La situazione al 27 dicembre 2021
Arrivati al 27 dicembre 2021, in Italia sono stati distribuiti 112.931.677 vaccini e ne sono stati somministrati 108.385.663. Nel frattempo la campagna di vaccinazione ha incluso anche i bambini dai 5 agli 11 anni estendendo considerevolmente la platea della popolazione vaccinabile. Inoltre anche in Italia sono iniziate le somministrazioni della terza dose di vaccino contro il Covid.
Totale vaccini distribuiti: 112.931.677
Totale somministrazioni: 108.385.663
Persone (over 12) con almeno una somministrazione: 47.947.263
Persone (over 12) con ciclo vaccinale completo: 46.217.395
Totale dose addizionale/richiamo (booster): 17.193.238
Somministrazioni 5-11 anni: 168.041
Somministrazioni over 80 anni: 11.770.253
Somministrazioni 70-79 anni: 14.137.446
Somministrazioni 60-69 anni: 16.354.746
Somministrazioni 50-59 anni: 19.460.789
Somministrazioni 40-49 anni: 16.223.228
Somministrazioni 30-39 anni: 12.152.707
Somministrazioni 20-29 anni: 11.125.659
Somministrazioni 12-19 anni: 6.992.794